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LA SCHEGGIA NEL CUORE
di Line Knutzon
traduzione di Graziella Perin




con Corrado Calda
Catia Cartigliani
regia di Alessandro Pecini
scene e costumi Virginia Santini
luci Daniele Aramu


genere: commedia surreale
spettacolo con 2 attori
durata: tempo unico 1h e 15 min
disponibilità: ripresa
produzione Kantharos

contatti: info.kantharos@libero.it

 
LO SPETTACOLO
La commedia ha come protagonisti due giovani, Spillo e Spalla, che, pur nella loro stranezza e immersi nel loro mondo surreale, possiedono quelle caratteristiche fondamentali per cui l'identificazione con essi è immediata. La vicenda è questa: mentre Spalla è sola nel suo appartamento, subisce l'incursione di Spillo che racconta di essere in fuga da uno strano personaggio (strano nella sua visione – si tratta in realtà di una salumiera) a cui ha tentato di rubare qualcosa da mangiare. Spalla, ritrosa, ascolta il racconto ma spiega al ragazzo che se ne deve andare perché lei sta aspettando la ammarmadio, modello Armascheletrix 600: una mamma fornita dallo stato per le ragazze sole che non sono in grado di badare a se stesse. La mamma-macchina funziona solo se riposta in un armadio. Spillo è troppo incuriosito e solo per lasciarsi sfuggire una simile occasione. Riesce quindi a restare lì fino all'arrivo dell'ammarmadio. La vicenda prosegue con uno sviluppo dei personaggi fino alla consapevolezza dei due ragazzi di poter farcela da soli, senza quell'appendice materna “socialmente utile”, che si rivela in definitiva un cumulo di luoghi comuni e sensi di colpa.
I due ragazzi, non emarginati ma ai margini di una società in cui “bisogna avere sei dita per mano per avere un lavoro”, cercano appoggio e conforto e si trovano spinti dagli eventi ad affrontare il distacco dalla sicurezza materna raccontandosi, scontrandosi, dando sfogo ai retaggi infantili, alle insicurezze accumulate sino a quel momento.
Il percorso dei personaggi è però carico di umanità e anche di dolore, sempre trasformato dalla sensibilità dell'autrice in chiave simbolica, ironica, grottesca e per questo ancor più imponente. Si tratta di un percorso vero e proprio di crescita e di consapevolezza.

 
IL REGISTA
Alessandro Pecini è stato assistente alla regia di Castri, Molinari, Pier’alli, Mauri. Ha collaborato per alcuni anni con il Teatro della Tosse di Genova. Ha diretto spettacoli quali “Terzetto spezzato” (da Svevo), “Quattro quartetti”, “La scheggia nel cuore”, "Histoire du soldat”, “Giochi e favole d’acqua”, “Trio in mi bemolle”, “Isola Isole” (Avignone 1997), “Ciancerino: favola di un uomo” (1998 Convegno sulla Legge 180 di Trieste), “Armonia delle sfere”, “Pino il topolino” e molti readings e spettacoli di teatro musicale. Oltre alla attività di regia svolge anche quella didattica e di teatro terapia.



Spettacolo presentato a:
-Roma Teatro Argot
-Teatro della Pergola (Fi) selezionato dalla Regione Toscana nel progetto “Il debutto di Amleto"
 
 
©2004 Associazione Culturale Kantharos, Firenze - info.kantharos@libero.it
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